Trasparenza
Non mi piacciono gli attaccamenti, mai piaciuti, come a tutti gli animali solitari e diffidenti. Mi e’ sempre piaciuto avere rapporti saltuari con le persone empaticamente ok; distaccati, che almeno quando ci si vede si ha davvero qualcosa da raccontare, qualcosa di serio e profondo di cui discutere, non le solite cose tipo i ciaoComeStaiTuttoBeneETuCom’e’?IoAnche.
Ho sempre preferito non aspettarmi nulla dalle persone, in questo modo sei sempre contento di quello che arriva, e indifferente negli altri casi. Naturalmente e’ anche un modo per giustificare il fatto che le altre persone non debbano aspettarsi nulla da te, ma prendere quello che arriva. Se la base comune e’ la bella vita, nessuno rimarra’ deluso con questa strategia, ci sono solo soddisfazioni e una enorme sicurezza in se stessi, la paura non esiste, soprattutto quella di perdere cose/persone a cui teniamo, ma si e’ sempre in uno stato di pace interiore, idee chiare e poca confusione, gelosia e senso di proprieta’ inesistente.
Negli ultimi 3 anni pero’ mi sono affezionato ad una personcina che mi ha fatto notare come sia squallido porre un muro tra la propria persona e il mondo circostante, come davvero ti faccia sentire solo, come ci si sente invece se si prova ad abbassare un pochino quella barriera e lasciarci entrare qualcuno, fidarsi. Vero, puo’ risultare pericoloso, puo’ compromettere tutti i nostri ragionamenti piu’ intimi e farci cambiare prospettive, distruggere tutte le nostre sicurezze, pero’ why not?.
E quindi proviamo a fare questa cosa di lanciarsi a capofitto in una cosa nuova, che ti prende in ogni aspetto, ti riempie e ti cambia, ti rivoluziona, anche nei tuoi ragionamenti piu’ intimi, i tuoi punti fissi, la tua stabilita’.
Una cosa che mi e’ sempre piaciuta un sacco durante l’adolescenza e’ che credevo di possedere solo io (probabilmente per paura di parlarne in giro, o per paura di essere smentito), era quella di riuscire a "salvare" uno stato in cui si trovava la mia mente, e a "riattivarlo" tempo dopo per tenere sotto controllo i vari cambiamenti di opinione, sentimenti, gli obiettivi e i ragionamenti con un raffronto tra lo "stato" attuale e quello o quelli salvati. Sono sempre stato convinto che in questo modo sono cresciuto spaventosamente in quegli anni, cioe’ ragionando sul cambiamento di assetto dei miei ragionamenti.
Tutti i sensi del nostro corpo funzionano cosi’, notano in particolar modo le "variazioni" ambientali, ovvero quanto caotica e’ l’informazione che viene percepita. Comunque la cosa piu’ divertente era in realta’ riuscire a farlo con le altre persone, mi sembrava quasi di poter percepire i loro pensieri e di vivere nelle loro teste in prima persona. Tutto questo era ovviamente un inganno del mio ego troppo sviluppato, che pero’ funzionava molto spesso e mi permetteva di cogliere le persone in anticipo e di stupirle perche’ ci prendevo spesso, e con le persone adulte ricordo che piu’ che immedesimarmi sui ragionamenti ne sentivo i sentimenti. Credendo di essere intoccabile nei ragionamenti, di essere un’unita’ unica, con un filtro tra te e il mondo che passa sempre in secondo piano rispetto ai tuoi punti fissi, puoi fare di questi raffronti, credi di poter comunque renderti conto dei cambiamenti, di quello che ti succede dentro e soprattutto di chi o cosa l’ha fatto succedere e se era voluto, aspettato o meno. Questo rendersi conto dei cambiamenti interni mi ha sempre fatto impazzire di curiosita’, percepire contemporaneamente 2 o piu’ stati mentali, come essere persone diverse.
Senza la barriera ci sono altri divertimenti, puoi evitare di fare attenzione viverti veramente la vita come ti si presenta, senza paure o pregiudizi, aperto a tutto, anche alle delusioni pero’, alle paure. Il senso di proprieta’ e la gelosia sono comunque inesistenti, anche perche’ queste non dipendono dalla strategia di vita ma dalla tua personalita’, pero’ sono le aspettative che cambiano.
Hai delle aspettative, tipo non e’ che ti aspetti la fedelta’ assoluta dei tuoi compagni di viaggio, anche perche’ pretendere di coprire tutti i bisogni (o anche un lato particolare degli stessi) di una persona e’ la follia pura, e soprattutto non puoi aspettarti che questi non cambino nell’arco del tempo, pero’ diocane se si e’ consci di questo, si e’ raggiunta la consapevolezza di questa cosa assieme addirittura, affinandola dalla post-adolescenza, uno si aspetta che non ci sia nessuna paura a parlare di tutto, ci si aspetta trasparenza anche nelle cazzate peggiori, senza vergogna, non siamo perfetti.
e’ bello leggere una cosa così. mi è piaciuta molto. ciao :)
Splendido! Non succede spesso che qualcuno riesca a stupirmi così :)
Stupendo.
Il ritmo, le parole, i pensieri.
Un lesion inedito.
(scrivi piu’ spesso)